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Profilo personale dell'artista

 

(Nic)

(Acireale)

 

Un’interiorità travagliata, inquieta, difficile, ma al contempo desiderosa di uscire allo scoperto per liberarsi e vibrare: è questa l’anima che la pittrice siciliana Nic esprime nelle sue opere.

Anche la scelta dello pseudonimo, Nic appunto, nasce nasce in seguito ad una lunga e sofferta elaborazione interiore, ma rimane volutamente e profondamente legato al suo vero nome, Cinzia, che allo stesso tempo non è altro che l’anagramma della sua metà. Nic infatti è “l’alter ego”, il lato più nascosto e interiore di una donna che vive la realtà interpretandola con una propria sensibilità e traducendola in forma che, sostanziandosi in un’opera, ne diviene traccia esistenziale. L’opera finale diviene dunque espressione della sua interazione con la realtà, delle sollecitazioni esterne, della sensibilità e della creatività, rimanendo tuttavia una chiara testimonianza del suo essere al mondo in un particolare momento, del suo esserci. Figlia del ‘900, le sue opere trovano espressione in una vera e propria improvvisazione psichica, quindi le sue tele sono intese come un veicolo di conoscenza dell’irrazionale. L’opera pittorica è la materializzazione di un’idea e vuole esprimere contenuti e significati senza prendere in prestito nulla dalle immagini già esistenti intorno a noi, immagini che esprimono talvolta il senso del caos che è una rappresentazione della realtà, forse più vera di quella che ci propone la razionalità umana. Autodidatta, Nic ha sempre studiato, parallelamente agli studi scolastici, tutto ciò verso cui, tappa per tappa nella sua vita, ha nutrito interesse, riuscendo poi ad elaborare attraverso le conoscenze acquisite la propria interiorità e ad esprimerla artisticamente. La sua pittura che va dal surrealismo all’espressionismo astratto e oggi anche al figurativo, ne è una testimonianza. Nic gioca molto con i colori, vivi e fulgidi, dando vita a forme diverse che liberano emozioni spesso contrastanti. Le sue opere sono ricche di simbolismi propri ricorrenti nelle sue tele, tanto da divenirne riconoscibili

 

 

 

…La navicella di Nic si muove  sull’onda degli “ismi” del ‘900, non ancora risucchiati dalle correnti  profonde.

Il suo astrattismo, conserva  sempre il contatto col reale sia pur magico e fiabesco,  in quelle esili figure appena sbozzate ,rivolte verso  o dentro geroglifici , dai quali prendere a prestito un significato meno fluttuante di quello che interpretano sulla tela.

Così ogni quadro diviene un tassello che si chiarisce e prende vita dai segni successivi. Un divenire verso possibilità ancora nascoste,di  cui si conosce solo il desiderio…

… In questo percorso artistico  sull’inesistente che acquista lo spessore dell’esistere, l’artista continua il suo discorso metafisico  ,raccogliendo le più diverse esperienze sensoriali ed extrasensoriali ,per tradurle in forme  mai definite come respiro di mare o vento di terra, mentre il giallo affiora sempre più spesso, quasi a prefigurare l’inizio di una nuova tappa  umana e artistica.

Ora Sole, ora luna , ora albero, ora passione, ora  gioia , Nic  interprete solitaria di se stessa, si affida al messaggio artistico per conoscersi, reinventarsi e quindi vivere.

                   

                                                            Caterina Rasà (Agosto 2006)

 

 

NoteVolMenteluna

Madamoiselle e la luna 

Danzando tra le note di Chopin

Amanti al chiaro di luna

Madame rouge 

 

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